Altri versi di Jacopo Natoli, che danno il benvenuto ai nuovi nemici per accelerare la polarizzazione.

Ostinati a capire tutto 
nell’esprimere opinioni 
senza respiro 
o pause d’ascolto 

come nemici 
v’abbraccio 
patente
documenti 
v’abbraccio 
v’abbraccio 
v’abbraccio 

voi sempre sepolti sott’acqua nell’acqua parcheggio del centro per centro 
commerciale 
centro per centro del parcheggio nell’acqua sott’acqua sepolti voi sempre 

nemici 
di Amici che dici la bici felici a Parici
noi mai,
abbiam tempo di 
legger sí strafar sí perder sí

mentre l’amico mio amico mi dice ma che dici non sono mica d’accordo co’ sta cosa dei “nemici”, dai su; non è il caso di polarizzare, semmai “avversari”, questa è la trappola dei social, che fai i “nemici” li ammazzi? I “nemici” sono da guerra, le cose sono più complesse, più articolate, meno mentre intanto 

su vit, su vemn, d’abbrancio su spettre,
miquénsa, viñendo,
s’allegra e fra l’onde disgombra,
s’apre, s’avetra, silente fra mimbre,
sussurra in pervenum,
incarna, resor 
por dirvi:

cruciani 
mortacci tua 
scanzi
mortacci tua 
ligabue 
merda 
883 
no 
che brutti ceffi, chi sono? 
era il ministro, 
nordio, 
no? 

odore asfalto liquido 
musk al telefono 
Demo Morselli al citofono 

Questa cazzo di dopamina 
microdosi costanti e continue
che mi spingo 
a guardare questo schermo 
aprire app a caso 
l’email 
feeld 
whatever 
ci son cascato 
come Anna 
Metto una chain con il suo naim 
effetto 
cliffhanger 
numero di Dumbar 
fame 

pure i premi mi stanno 
nemici 
le giurie, le competizioni, 
i bravi i bravini i brevetti 
la condizione x-factor 
la x la vedi ‘sta x che poi è 
una croce sbilenca 
una croce sulla via crucis 
che portano i poveri intellettuali 
giusti giustissimi 
ma se il (presunto) violento mi è amico 
rimane amico mica nemico 
invitiamolo 
invitiamolo 
a parlare 
che siamo uno stato garantista, 
diamine!

Benvengano i nemici, 
apriamo le danze!
Caffo Valerio Zerocalcare: 
tutte insieme sul palco!