Qualche verso di Jacopo Natoli, per ricordarci chi e cosa sono i nemici.

Mi sono nemici i preti,
E i politici tutti.
Mi è nemico il lavoro,
il progresso e la patria.
L’identità, il giudizio,
la critica costruttiva.

Voglio nemico chiunque
in tv appare, chi si conta attuale,
chi ha le palle,
chi non lo prende al culo.

Nemico mi fu quell’ermo colle,
la nota il richiamo l’ordine.

Il linguaggio la speranza l’ambizione
il potere il bilancio le ferie la morale
l’uomo la donna costoro la passione
che trema il pudore

Per i miei nemici non esisto.
Striscio sirena e non esisto.

Mi sono nemici i fascismi, tutti
né amici mi sono le persone medusa
plutone in ascendente è nemico speciale
nemici mi sono gli inglesismi i latinismi i francesismi
gli aforismi i terrorismi i protagonismi gli egocentrismi
il logaritmo è nemico lieve

Die Feinde meiner Freunde sind meine Feinde.
Mein Feind ist die Faulheit, die Stagnation, die Hartnäckigkeit im Hass.
Mein Feind ist der Pessimismus.
Meine Feindin ist die Ungerechtigkeit insgesamt.
Meine Feindin ist die Blindheit derer, die ohne Lieben zu können, die Liebe nicht erkennen.